Come funziona Instagram? L’app social prediletta dai teen spopola sempre più tant’è che anche le persone più avanti con gli anni si convertono al suo utilizzo. I dati relativi alla piattaforma sono indiscutibili: nel 2019 ben il 71% degli utenti attivi mensilmente è costituito da under 35 secondo le indagini di Statista.
Ogni mese gli utenti attivi sono un miliardo. Un tempo utilizzato per postare le foto delle proprie vacanze o per conquistare la ragazza o il ragazzo di turno, oggi Ig è la location virtuale preferita dagli influencer oltre che da quanti si occupano di pubblicità.
La promozione del proprio brand fa passi da gigante sulla piattaforma di proprietà Facebook Inc. che l’ha acquistata nel 2012 e che detiene anche Messenger, il servizio di messaggistica istantanea.
Quest’ultimo è utilizzabile anche senza Facebook e Instagram ma i tre insieme potenziano di gran lunga la fase di branding e il tasso di interazione e conversione della maggior parte dei marchi. E’ indubbio, però, che prima di utilizzarlo bisogna capire Instagram come funziona.
La forza della piattaforma è costituita dai contenuti visivi, siano essi video, foto o storie per cui se hai intenzione di improntare la comunicazione in ambito perlopiù testuale, la scelta dovrà ricadere su social come Twitter o Linkedin.
Ricorda che anche lì the content is the king (il contenuto è il re) ma il testo affiancato da un’immagine emblematica è il top.
Comprendere Instagram come funziona: nascita degli hashtag
Per comprendere instagram come funziona è impossibile non analizzare il fenomeno degli hashtag. La tendenza è tipica di questo social tant’è che su Facebook il fenomeno non ha mai preso piede e questi sono utilizzati perlopiù come branding.
Altra piattaforma che fa un grande utilizzo di questo simbolo speciale, il cancelletto, è Twitter poichè richiama una specifica categoria di follower che possono restare aggiornati in pochi click sugli argomenti di proprio interesse.
E’ così che la ricerca di hashtag restituisce tutto quanto è etichettato da questo comprendendo messaggi, post, categorie e quant’altro che possono abbinarsi ad un’immagine, un video, una storia.
E’ proprio dalla parola inglese cancelletto che deriva il termine hashtag che nasce dalla fusione di hash e tag (ossia letteralmente cancelletto + etichetta).
Tale metodo di scrittura prende avvio ad opera di Chris Messina nel 2007, un avvocato americano che lancia tale consuetudine che viene molto utilizzata soprattutto nel 2009 in Iran.
In tal modo vengono indicizzati i contenuti ed è proprio così che si può comprendere Instagram come funziona, mediante i cosiddetti topics cui rifarsi per la ricerca. In seguito, nel 2012 gli hashtag hanno iniziato a figurare come trend per cui sono stati utilizzati per riproporre le ultime tendenze in abbinamento a pensieri, foto o video.
Oggi anche le trasmissioni televisive ad alta interazione di pubblico utilizzano tale metodo di comunicazione per trovare subito contenuti, stimolando gli ascoltatori a segnalare news alla redazione in maniera semplice e veloce.
Comprendere Instagram come funziona: come usare gli hashtag
Quando si pensa al famoso social, inevitabilmente vengono in mente gli #, fenomeno che non si verifica per Facebook dove il loro utilizzo non ha mai preso piede del tutto.
Ormai i gruppi musicali famosi, i calciatori, le veline, gli attori del momento, tutti coloro che vogliono ottenere risonanza o farsi notare nella cerchia di follower o in un dato ambito, si avvalgono dell’utilizzo degli hashtag.
Del resto, i social network servono, come il loro stesso termine richiama, per fare rete online ossia al fine di costruire una ragnatela di contatti per esprimere un’opinione.
Ma Instagram come funziona in questo senso? Lo scopo degli # è creare argomenti chiave e catalogarli in modo da avere un’etichetta che possa essere ricercata con facilità.
La raccomandazione è quella di non utilizzare troppi # perché potrebbero confondere l’utente e non generare i risultati sperati per cui il cancelletto andrebbe inserito solo prima delle parole chiave, non in tutto il testo che altrimenti perde anche di leggibilità.
Ad esempio, se vogliamo richiamare l’attenzione su un determinato piatto, scriveremo: “Oggi ci dilettiamo in cucina con il #pandoronutella. Segui #barbarachef per i consigli sulla preparazione di questo appetitoso dolce”.
Abbiamo così etichettato solo due keyword in modo da catturare l’attenzione di chiunque sia interessato al pandoro con nutella riportandolo al nostro canale. Non avrebbe senso inserire “#oggi #ci #dilettiamo…”, appare evidente!
Così facendo, chiunque potrà trovarci con facilità e magari potrà scegliere di seguirci per restare aggiornato sulle ultime ricette.
Comprendere Instagram come funziona: come trovare gli hashtag del momento
Ora che abbiamo un’infarinatura sul mondo degli hashtag, passiamo al paragrafo che illustra Instagram come funziona rispetto ai trend. Come possiamo, quindi, ricercare gli # adatti a noi e quelli più in? E quali è giusto utilizzare per avere più visibilità?
Partiamo dal numero. Secondo un’indagine condotta da Hubspot nell’anno 2020, di media ogni post Ig comprende 10,7 hashtag. 10 # sono quindi il numero giusto da inserire.
Sotto il copy esempio espresso nel paragrafo precedente potremmo quindi aggiungere in basso, dopo la call to action al nostro blog, #pandoroconnutella, #nutellapandoro, #pandoroallanutella, #pandoroalcioccolato, #pandoroconcioccolato ma anche #ricettenatalizie #natale2020, etc…
Prima di postare, poi, andrebbe fatta una ricerca sul volume di utilizzo della parola chiave che intendiamo usare come #. Vale a dire, quanto è ricercata la parola “pandoro”? Quanto “pandoro con nutella”?
In questo può venirci incontro Google Trend oppure la funzione di ricerca parole chiave messa a disposizione dalla piattaforma Google Ads, ad esempio.
La giusta soluzione sta probabilmente a metà strada per rispettare Instagram come funziona: scegli una parola ricercata in media non troppe volte e non troppo poche. Di certo, se optiamo per una categoria molto gettonata, avremo molti competitor e quindi forse saremo ricercati con difficoltà nel mare dei copy presenti online.
Se scegliamo una parola che è stata utilizzata pochissime volte, abbiamo una doppia possibilità: quella di figurare per primi a chi cerca tale specificità ma anche il rischio di non essere visti perché tale keywords non viene ricercata per nulla.
Comprendere Instagram come funziona: come utilizzare le storie
Come funziona Instagram con le storie? Una tipologia di contenuto molto utilizzata sulla piattaforma è quella delle storie.
Metterne una online può sembrare un processo inutile dato che la visibilità potrebbe essere ridotta: una storia è visibile per massimo 24 ore e questo tempo corrisponde anche a quello a disposizione per visionare chi ha aperto il nostro contenuto.
Le storie su Ig sono nate per mettersi al pari di Snapchat e non permettere che tale social prendesse il sopravvento. Tale manovra commerciale è in effetti andata in porto, garantendo il primato di utilizzo a Instagram.
La possibilità di visionare il contenuto solo per poche ore spinge alla curiosità e ciò è rafforzato dalla posizione delle stories (in alto nella schermata): un invito all’azione che coglie nel segno. Alla scadenza della pubblicazione di 24 ore le stories saranno invisibili a tutti tranne che al proprietario che le ritroverà salvate in privato.
Come funziona Instagram con i formati? Quelli da utilizzare per le storie sono .mp4, .mov o .gif con una risoluzione di almeno 720 pixel e con dimensioni massime consentite di 2,3 GB.
In pratica, una storia dura non più di 15 secondi e ciò è voluto poiché in poco tempo bisogna comunicare con freschezza ed immediatezza una novità o uno stato d’animo, senza soffermarsi troppo sulla cosa.
Altra raccomandazione è il formato verticale dell’immagine con proporzioni consigliate 9:16. Lo stesso vale per i video. La risoluzione è importante così lo sono i colori e le call to action.
Comprendere Instagram come funziona: come creare le storie
Ecco in questo paragrafo Instagram come funziona la creazione delle storie. In primis c’è da dire che possono fare la differenza in una miniatura vari elementi come le frecce, le gif, i colori, i filtri. La musica è una componente importante ma non ascolteremo audio nella miniatura per cui focalizziamoci prima sulla grafica.
Un invito all’azione magari in rosso, con freccia che punta al sito o al numero di telefono è una mossa astuta che può aiutarci con le conversioni. Per passare alla creazione di un contenuto a visibilità limitata nel tempo, clicca sul tasto contraddistinto dal segno + che si trova proprio sul cerchio dove appare la tua foto profilo.
Adesso puoi scegliere se registrare un video o scattare una foto utilizzando la fotocamera oppure caricare un contenuto che già possiedi e modificarlo.
Se ti stai chiedendo ancora Instagram come funziona, seleziona “Storia” per trovare varie opzioni ossia la possibilità di inserire il flash o meno sull’icona centrale e quella di impostare la privacy per reazioni nonché le modalità di condivisione e salvataggio della storia cliccando sulla rotellina.
Sulla sinistra, una colonna di icone ti darà varie scelte:
- Inserire il testo;
- Eseguire un boomerang (movimento ripetitivo a mo’ di gif);
- Scegliere il layout (qui puoi fare un collage di più foto);
- Utilizzare la modalità fototessera;
- Usufruire del superzoom.
Scorrendo tra le sfere in basso, sappi che potrai scegliere vari effetti da abbinare al contenuto che vuoi creare per renderlo più appetibile.
Comprendere Instagram come funziona: le storie in evidenza
Come funziona Instagram con le storie in evidenza? La funzione è disponibile per le pagine. Parliamo qui di storie che non spariscono ma restano visibili sempre, a meno che tu non decida di eliminarle.
I dati qui saranno comunque disponibili: sia quelli di visualizzazione che interazione degli user. In sintesi, si tratta di piccoli contenuti di forma sferica come la foto profilo o le storie a visibilità limitata che figurano sempre in alto nella nostra pagina: una presentazione in vari punti della nostra azienda o dei nostri servizi.
Uno chef, ad esempio, potrà ripartire tali contenuti in: antipasti, primi, secondi, dolci inserendo immagini relative ad ogni categoria. Un’agenzia di marketing a 360 gradi, invece, potrà ripartire i tondi in: digital marketing, copywriting, SEO, SEM, analisi, consulenza (anche qui andremo ad inserire contenuti inerenti).
Ancora, si potrebbe creare una categoria dedicata allo “staff” o al “work in progress” per rendere partecipi dei progetti in atto i visitatori e mantenere vivo l’engagement con gli stessi.
Se parliamo di un’agenzia turistica, potremmo ripartire il tutto in: visite archeologiche, itinerari trekking, eventi enogastronomici, accomodation, etc…
Poter comprendere Instagram come funziona con questa categoria di contenuti, non è difficile. Per crearli basta andare sulla foto che intendiamo pubblicare e selezionare dal nostro dispositivo la condivisione con Instagram stories (l’icona è uguale ma ha una dicitura diversa da quella di Instagram classico e di Instagram feed).
Procedendo verrà richiesto di inserire il contenuto come storie e poi occorrerà scegliere “aggiungi alle storie in evidenza”.
Comprendere Instagram come funziona: i post
L’ultimo paragrafo che vedremo è: “Come funziona Instagram con i post”.
Ora sappiamo che possiamo pubblicare massimo 7 storie al giorno, ognuna contenente non più di 10 foto, immagini o video. Per quanto concerne i post, invece, la pubblicazione avviene senza limiti imposti anche se, per comunicare qualcosa, bisogna essere in possesso di contenuti interessanti o, quantomeno, che possono rivelarsi tali per il nostro target di riferimento.
Non esiste un post perfetto, ma di certo esistono delle dritte per sapere Instagram come funziona al meglio e in che modo può favorire l’engagement della nostra pagina o del nostro profilo.
- Armonizza graficamente la pagina: molti brand scelgono di adottare dei criteri sequenziali univoci in modo da far capitare sempre al centro un contenuto piuttosto che l’altro. Ad esempio, potresti impostare le foto e le grafiche in giornate cadenzate per avere tutte le grafiche al centro o viceversa. Ciò dà un tono di uniformità a tutta la pagina che ne guadagna in stile.
- Non utilizzare troppi hashtag e non utilizzarne di troppo generici. Scegli quelli che possono fare al caso del tuo target e metti sempre tra i primi quelli relativi al tuo brand. Evita # come like4like, per capirci.
- Non esagerare con i filtri: le foto più naturali sono, meglio è. Esistono però dei filtri che sono particolarmente graditi al pubblico di Ig ossia Valencia, Sierra e Willow.
- Chiunque sappia un minimo Instagram come funziona sa che non basta pubblicare una tantum ma sono necessari aggiornamenti veloci, ma non solo, in quanto gli aggiornamenti costanti sono molto apprezzati.
- Rispondi sempre ai tuoi contatti e fallo con gentilezza, così risulterai più accattivante e carismatico attirando l’attenzione degli utenti.